Diario, Digressioni, progetti di scrittura, Scrittura

Full imersion di scrittura

Cari amici del blog,

buongiorno! E siamo ad Aprile e va be’ a parte che non si capisce bene ancora se è arrivata l’estate o siamo in inverno (fa un po’ caldo e un po’ freddo, infatti ho preso il raffreddore), ieri che era “pasquetta” ho fatto una full immersion di scrittura, anche se sarebbe meglio definirla “una grande abbuffata” (pazza!). Sì… invece e appunto di abbuffarmi di cibo, ieri sono stata tutto il giorno a scrivere. Ho giusto staccato per il pranzo, qualche volta per andare in bagno, e la sera per buttare la spazzatura. Quindi sì oggi sono super stanca. A parte per il cambio dell’ora (destabilizzante!), poi mi sono trattenuta su youtube per ascoltare un po’ di musica fin quasi le tre del mattino (pazza bis). In realtà la cosa non era né fine a se stessa né per diletto. Cercavo qualche musica che ispirasse il prossimo paranormal che scriverò (invero l’ho già iniziato a scrivere), ma, alla fine, non ho trovato nulla. Anche se ascoltare qualche bella canzone mi ha permesso di piangere un po’ e riflettere.

Comunque, immagino che vi domanderete cosa mi ha tenuta incollata tutto il giorno a riempire le pagine bianche del mio file di parole. Ho terminato di scrivere il secondo libro, episodio sul Commissario Peterson, ovvero “Sa chi sono“. Devo essere sincera: non amo molto i gialli, eppure, chi sa per qualche arcano motivo, mi viene semplice scriverli. Bah! Non so se mi devo preoccupare per questo mio aspetto oppure esserne contenta. Vi giuro… ieri l’ho scritto quasi come se fosse sotto dettatura, molto ispirata. Infatti, scrivevo con foga e mi mangiavo quasi le parole pur di scrivere il più in fretta possibile.

A quasi fine giornata ho realizzato che essendo un lungo racconto avrei potuto finirlo in giornata. Ecco perché poi ho scritto ore e ore ininterrottamente. Et voilà. Detto e fatto. Alle circa 23 scrivevo la parola “fine” al mio racconto giallo di quasi 120 pagine in A4. Ovvio che ancora non sia pronto, ho scritto senza rileggermi, quindi ora mi tocca rileggere almeno un paio di volte il manoscritto per raddrizzare il tiro, e poi consegnarlo nelle mani sapienti della mia editor. Però diciamo il più è fatto!

A tal proposito mi preme fare una piccola precisazione/digressione. Forse molti di voi avranno notato che scrivo e che pubblico molto. Quindi, qualcuno potrebbe pensare: tanti libri, scarsa qualità. Eh no, cari miei, non funziona così, non con una che nel passato perché nessuno le ha insegnato nulla, ha compiuto tanti errori.

E’ vero da autrice indipendente non ho una cerchia di editor, come nelle grandi Case editrici, che si occupa di sistemare bene il mio testo. Purtroppo le mie risorse finanziarie non mi permettono di avvalermi di più figure professionali, tuttavia ai miei romanzi o lunghi racconti siano io ci lavoro! Ci lavoro perché essendo disoccupata ho tutto il tempo possibile e immaginabile per dedicarmi alla scrittura, ci lavoro perché rispetto quei lettori che spendono i loro soldini per leggermi; presentare un lavoro sciatto o poco curato non è corretto nei confronti di chi ha investito quei 15€ che aveva guadagnato con il sudore della propria fronte e ha preferito magari leggere una mia storia a una più blasonata.

E per dirvi quanto io ci tenga e sia dunque pignola a parte che richiedo sempre alle editor un editing approfondito che costa molto di più di editing leggero, ma rasento quasi l’isteria quando lavoro in sinergia con il lavoro di correzione. Non a caso capita che mi pizzico con le mie editor perché sono molto esigente nel momento della correzione del testo.

Tutto questo per ribadire un solo concetto: nel mio piccolo personalmente ci metto tutto l’impegno possibile per immettere sul mercato un prodotto che sia fruibile per i lettori. Tant’è che curo anche che la cover sia esteticamente accattivante e così l’impaginazione sia gradevole per un’esperienza di lettura che dovrebbe sapere come di coccola per il lettore. Cioè cerco di curare ogni aspetto del libro, affinché non sia solo una scelta del lettore, ma anche una gioia per lui acquistarlo e tenerlo tra le mani.

Indubbiamente non scrivo storie impegnate (solo storie di mera evasione), quindi probabilmente questa leggerezza nelle mie storie magari semplifica un po’ la vita, ma, ripeto, non per questo ci metto meno dedizione. E’ chiaro che un team ridotto di professionisti non produce come un team folto. Ma non sono una Casa editrice big, non ho la loro stessa forza per poter far di più come vorrei.

L’importante è, lo ripeto, che nel mio piccolo io abbia con me stessa la coscienza a posto per aver fatto tutto il possibile per realizzare un buon prodotto. Poi se la storia piace o no, questo è soggettivo; oppure se tornano graditi i personaggi… Ci tenevo a fare questa precisazione perché sulla nuova edizione di “Se solo i tuoi occhi…” ho davvero sgobbato! Ci ho messo un lavoro matto e disperatissimo (come disse il Leopardi).

L’altra sera, quindi a distanza di tempo, ho riletto un po’ il romanzo. Devo ammette che si vede (per fortuna!) il mio impegno per migliorare lo scritto. La domanda è: potevo ottenere risultati migliori? Ovvio che sì. Allora l’altra domanda è: Ce l’ho messo tutto il mio impegno possibile e immaginabile per rendere il mio libro fruibile per il mercato? Perfetto, allora “amen, sorella. Va’ in pace”.

Davvero… voi magari vi approcciate che so con superficialità al testo, ma non potete immaginare quanto lavoro di rifinitura c’è dietro. Quindi (questa è una raccomandazione), quando fate una recensione negativa perché magari qualcosa non vi è piaciuta del romanzo self che avete letto, tenete in considerazione tutti i parametri. Il romanzo non è fatto solo “di storia e personaggi”, ma anche di dialoghi, descrizioni, scelte linguistiche, scrittura, scelte stilistiche, etc.

Che so magari un autore self non ha fatto centro con la storia, ma è riuscito lo stesso, attraverso i dialoghi, a lasciarvi qualche bella frase, qualche pensiero profondo. E ditelo! Non serve solo come incoraggiamento, ma almeno chi scrive un libro comprende quali aspetti attenzionare nella propria scrittura per migliorarsi.

Lo so… il talento non si insegna o ce l’hai o sei solo uno che annaspa nell’acqua con la speranza di emergere nonostante tutto. Ma questo vale soprattutto in altri campi artistici. La scrittura è un mix di talento, immaginazione, tecnica, buona padronanza della lingua, possedere un vocabolario forbito. Il talento da solo non basta senza conoscere le tecniche narrative.

Non a caso in America, gli scrittori, molti scrittori, vengono formati dalle scuole di scrittura che hanno. Qui da noi c’è stato il boom in questi ultimi anni, ma, se non erro, in America hanno proprio un corso di studi universitario che forma chi ama scrivere. Forse un tempo andava bene non avere tecnica nella scrittura, ma i tempi cambiano, ci si evolve. Mettere ordine alle idee con cognizione di causa ha il suo perché.

Mi scuso se magari vi ho tediato con le mie digressioni, ma purtroppo sono stata vittima (e non esagero) di lettori che con grande superficialità e fingendo di saperne più di me hanno infarcito le recensioni di paroloni senza poi magari sapere cosa stavano scrivendo in italiano, in recensioni negative che mi denigravano.

Non cerco l’elogio a tutti i costi e per questo non mi sono arresa e ho continuato il mio percorso autoriale, mi sono rimboccata le maniche senza piangermi ulteriormente addosso, ma non vi rendete i danni che fanno le vostre parole espresse senza cognizione di causa.

Le parole sono pietre, scriveva Carlo Levi, scolpitelo anche voi nelle vostre menti.

Grazie e alla prossima!

Teresa

Diario, Scrittura

Quattro chiacchiere

Buongiorno fantastici amici del blog!

scrivo qui anche se non ho proprio nulla di bello da raccontarvi, però voi ormai mi conoscete e sapete che con la scrittura so “cianciare” lo stesso, diverso sarebbe il caso se fossimo dal vivo perché invece di persona sono davvero di poche parole quando e se mi va di parlare, perché per lo più sono silenziosa come una gatta!

E allora… cosa posso raccontarvi? Per il momento non ho scritto nulla e per ben due motivi: il primo è che sono oberata dal lavoro casalingo, in quanto mio padre non essendo più autosufficiente ha bisogno della mia perpetua presenza in casa, secondo motivo… non sono stata ispirata. Ma ho capito il perché!

Leggere poco o nulla nuoce gravemente alla creatività, perché è leggendo molto che si impara non solo a scrivere, ma anche si viene ispirati. E così in queste due settimane ci ho dato dentro con la lettura e a oggi sono al terzo romanzo. Lo so… sono una lumaca in fatto di lettura, però sui libri che leggo ci rifletto, ci ragiono, mi pongo delle domande, cioè leggo sì per diletto, ma anche e soprattutto con la consapevolezza di dove e posso migliorare le mie storie, la mia scrittura. Poi vi dirò la verità… non riesco a leggere tutti i giorni, a volte, dunque, faccio delle full immersion di lettura, certo trascurando le altre cose, e così diciamo “accelero” un bel po’.

Comunque, non leggo solo per la scrittura, la creatività e il piacere, ma perché quest’anno sono tutta intenzionata a leggere il numero di libri che mi sono prefissata di leggere. Non ve lo dico ora, ma a fine anno, perché non voglio poi disattendere, come al solito, il mio buon proposito. Il mio unico augurio non è solo di raggiungere il numero di libri letti che mi sono prefissata, ma addirittura di superarlo. Vediamo… e vi dicevo che NON leggere nuoce alla creatività, infatti, dopo che ho letto questi due romanzi, mi sono affiorate nella mente delle idee su un eventuale nuovo fantasy, idee che ho prontamente appuntato in un quadernino/agenda dove annoto tutto ciò che riguarda la scrittura.

Ho ben tre agende: una dove annoto i miei impegni giornalieri, la seconda dove mi sfogo e questa terza per le mie attività di scrittura. Quando le ho acquistate, il tizio che stava alla cassa mi ha chiesto: “Ha intenzione forse di regalarne qualcuna?”. E io gli ho risposto: “No, sono per me!”. E lui ha commentato: “Mizzica quanto scrive!”. E questo è niente! Ho il quaderno con l’elenco dei libri letti, quello della dieta (ahimè procrastino sempre), quello degli esercizi ginnici da fare a casa, e altri vari quaderni… Poi dire a una scribacchina “Quanto scrivi!” è veramente riduttivo. Scrivo sempre e ovunque, sono, infatti, sommersa dai fogli dei miei romanzi che mi stampo per rileggerli e controllarli, quindi… e ho ben tre portapenne pieni zeppi appunto di penne, matite e roba di cancelleria, che personalmente amo acquistare! Un giorno vi spiegherò perché.

Comunque non sono stata ferma con la scrittura! Mi sono impegnata per l’editing di E ora sei nel vento, l’ultimo capitolo della saga dei Conti di Barrow. Anche la mia editor, Franca Turco, ha dei problemi in famiglia e quindi per questo va tutto un po’ a rilento, ma state tranquilli perché uscirà, anche perché devo portarlo al Festival del Romance Italiano che si terrà al Forum di Assago il 16 Marzo, che è un sabato.

Purtroppo, proprio per i miei problemi familiari, quest’anno dovrò ridurre drasticamente il numero di Fiere a cui partecipare, ammesso che potrò farlo, nel senso… può darsi che, alla fine, saranno solo due e cioè il FRI24 e Rivoli. Mi dispiace perché mi fa piacere partire, viaggiare e incontrare i lettori nelle varie città d’Italia, ma purtroppo è accaduto/sta accadendo e non posso esimermi dai miei doveri di figlia. Pazienza! E poi guardandola diciamo dal lato positivo potrei dire che questo 2024 è e sarà diverso dal 2023, cioè non è che tutti gli anni devo fare/rifare le stesse cose, no?

Che altro aggiungere? Spero di riprendere presto a scrivere, anche perché le mie dita fremono sulla tastiera, però è importante “ricaricarsi” con la lettura, quindi e alla fine non sto affatto sprecando il mio tempo. Vi dirò… oltre alla lettura, qualche volta riesco pure ad aprire qualche manuale di scrittura creativa e attingere così informazione sulla narratologia. Lo so, lo so… dovrei essere più costante, però l’importante è farle le cose che non farle assolutamente solo perché si è pignoli e le si deve fare ogni giorno. Tra niente e qualche volta, meglio qualche volta.

Vi abbraccio e, come sempre, alla prossima chiacchierata! Ah Buon inizio di Anno a voi tutti… si dice che anno bisesto/anno funesto, ma cerchiamo sempre nei limiti del possibile di vedere il lato positivo delle e nelle cose, non lasciamoci abbattere dalle avversità, eventualmente “utilizziamo” pure l’ironia, ché non guasta, una battutina e l’atmosfera “pesante” si alleggerisce.

Buone cose a voi tutte, cari lettori, e soprattutto vi auguro di fare delle belle letture per questo 2024, perché leggere fa volare la mente!

Teresa

Diario, News ed eventi, Scrittura

E presto… Ferrara

Cari amici del blog,

buongiorno a voi tutti. Dalle mie parti fa ancora caldo e ci sono delle splendide giornate soleggiate. Forse voi del Nord invidierete questo bel tempo. In effetti, è piacevole, però un po’ di pioggia e un leggero calo delle temperature non sarebbe poi così male.

Comunque, bando alle ciance. Sebbene abbia avuto un periodo molto tribolato (il mio papà, che è anziano, è caduto e si è rotto il femore purtroppo. E’ stato operato e ora piano piano si sta riprendendo), parteciperò alla Fiera libraria di Ferrara “Usi & Costumi” che avverrà sabato 11 e domenica 12 Novembre.

Ringrazio di vero cuore la mia collega di penna Linda Bertasi per avermi invitato a questo per me inedito evento. Ebbene sì, non solo è la prima volta che vado a Ferrara, ma anche nella storia delle Fiere alle quali ho partecipato o ai firmacopie, è la primissima volta. Vi dirò… un po’ sono emozionata! Amiche dell’Emilia Romagna… se vi va di conoscermi di persona, toccare con mano i miei libri, sfogliandoli, leggendo i vari incipit, e perché no… acquistarli… vi aspetto al mio stand.

Ne approfitto di questo post per aggiornarvi un po’ sulla mia scrittura. Io e la mia “nuova” editor (Francesca Trentini) siamo arrivate al terzo giro di bozze per quanto riguarda l’editing del mio primo giallo (Una valida traccia). Credo sia l’ultima bozza. E’ stata una bella esperienza quella che ho vissuto con Francesca, mia nuova editor. Per queste tre bozze ho fatto un bel viaggio tra le parole, ho aggiunto e riscritto interi pezzi da capo. Penso e spero che, alla fine, verrà un buon giallo.

Per quanto riguarda l’ultimo libro della saga dei Conti di Barrow, che sta correggendo Franca Turco, siamo ancora al primo giro di bozze. Sì… l’editing va un po’ a rilento perché Franca ha dei problemi familiari e si dedica al manoscritto quando le è possibile. Comunque, spero anche in questo caso di produrre un buon lavoro, così dal consegnarvi una degna fine per una saga che si snoda in ben sei libri.

Altre novità sulla mia scrittura non ne ho. Purtroppo con l’incidente domestico del mio papà non solo ho scritto poco e niente, ma anche per quanto riguarda la lettura non vanno bene le cose e mi dispiace tantissimo! Non so cosa mi stia capitando in questo periodo per la lettura.

Mi piace leggere, è solo che quando prendo a leggere un romanzo non lo faccio da semplice lettrice, ma da chi scrive e scorgo (con disappunto e amarezza) solo i difetti dei libri (sono diventata una criticona!) per cui poi abbandono non solo il libro, ma non leggo proprio più. Sì… con i romanzi più blasonati o famosi. Per carità sono scritti in modo inappuntabile, il problema non è questo, ma ad alcuni di loro, magari di fondo c’è una buona ricerca storia, mancano completamente i conflitti.

Picciotti lo dico col cuore… “senza conflitti, una storia non ha ragione di esistere”. Dovrebbe essere la regola “principe” in narratologia. Invece, esistono testi scritti benissimo in italiano (con una buona ricerca storica) e completamente privi di conflitti. Non per dire… ma demotivano a leggere quel dato romanzo, le storie prive di “battaglie” esteriori e interiori. La domanda, allora, sorge spontanea: perché sono pubblicati? Una domanda che non avrà mai una risposta.

Okay… l’eventuale lavoro di ricerca storica dell’autrice è encomiabile, anche il lavoro delle editor che mettono tanta precisione nel correggere un testo, ma il lettore che non prova paura o compassione o qualsiasi altro sentimento scaturito da un eventuale conflitto, non creerà alcuna empatia con il personaggio. Come diceva Bastian ne La storia infinita… al libraio “è solo un libro, cosa vuole che accada”. Appunto! Se il personaggio è privo di conflitti, cosa interesserà al lettore del suo destino? Ecco perché non solo abbandono il libro (purtroppo), ma che poi mi blocco e non riesco a leggere più.

Troppo critica? Può darsi, però… ecco… dai libri blasonati mi aspetto che questo “difetto” di fondo non ci sia o quantomeno sia meno marcato. E invece ahimè lo riscontro. Lo so… i miei libri non “incarnano” la perfezione, me ne rendo conto benissimo. Creare i conflitti e mettere in pratica lo show don’t tell è abbastanza difficile per me. Io stessa sbaglio, però non sto parlando di autrici self che ci può stare pure l’errore, parlo di libri pubblicati dalle Case editrici big dove vi lavorano svariati editor. Possibile che nessuno si accorga della totale assenza dei conflitti in un romanzo? Mah… ai posteri l’ardua sentenza.

Comunque, un po’ è normale che sia così ipercritica. I miei lettori mi hanno sempre abbondantemente “bastonata” per i miei romanzi, quindi è normale che sia così pignola e decisamente poco benevola o indulgente nel leggere gli scritti altrui. Quindi vi invito un po’ a mettervi, anche se è difficile, nei miei panni. Sono un’autrice dove non si fa passare nemmeno una sola virgola fuori posto, di conseguenza cerco anch’io il pelo nell’uovo. Che posso dirvi… mi sforzerò di continuare a leggere, la lettura è importante non solo perché permette di apprendere cose nuove, ma perché arricchisce il vocabolario… oltre che alimenta l’immaginazione!

Alla prossima!

Teresa

News ed eventi, Scrittura

Borghetto del libro

Cari amici del blog,

buongiorno! Oggi vi scrivo per dirvi che domani parto per andare a Verona e precisamente a Valeggio sul Mincio. Sarò presente in Fiera con alcuni miei romanzi il sabato 10 e la domenica 11. Insieme a me, come sempre, la mia cara editor Franca Turco. Quindi, amiche lettrici del Veneto, se volete venire a trovarci anche solo per scambiare due chiacchiere saremo ben liete di accogliervi. Speriamo solo non piova perché per quello che ne so la Fiera si svolge all’aperto.

Altre news! E’ finalmente riuscito “Il Regno di Melinir – la Guardiana della chiave magica”, il mio fantasy per ragazzi. Lo trovate in esclusiva su Amazon e in entrambi i formati. Vi ricordo che è stata modificata solo la cover e un po’ l’impaginazione. Il resto, il contenuto, è rimasto tale e quale. Ne approfitto per ringraziare Graphic for Writers per aver realizzato una così splendida cover, che ora vi mostro…

Splendida non è vero? Sì ho voluto “mantenere” lo stile della precedente cover, dato che nelle Fiere passate ho notato che vi è piaciuto. Va be’… non stile, perché lo stile è diverso, però l’immagine ricorda la precedente cover. Ripeto: lo trovate su Amazon e in entrambi i formati: cartaceo ed ebook. E vi ricordo che è un young adult, quindi un romanzo per ragazzi.

Altre news? Eccole! La traduzione della versione inglese di “Amate Ombre” è terminata da un bel po’. Sto attendendo la cover per poter caricare il romanzo su Amazon. E presto anche la versione spagnola di “Pezzi mancanti di te” sarà terminata. Quindi, quest’anno dovrebbero uscire anche queste due traduzioni.

Le novità però non sono terminate qui… Ho scritto due racconti per l’infanzia e ho già contattato l’illustratrice, Marzia Melone (davvero molto brava!), che prima “lavorerà” ai disegni del primo libro e poi si cimenterà nel secondo. Il mio desiderio è di riservare il ricavato della vendita di questi due libri per beneficienza, spero tanto di poterlo realizzare, altrimenti, se non potrò proprio dare tutto il ricavato, almeno una buona parte. Vediamo! Intanto, il primo libro deve essere ancora realizzato, comunque dovrebbe uscire prima o per Natale 2023.

Come vedete la mia mente è sempre in fermento. Sì… tranquilli! Sto scrivendo l’ultimo capitolo della saga dei Conti di Barrow. Non me ne sono dimenticata, anche se credo non sarà un libro di molte pagine questa volta. Eh sì, l’ispirazione un po’ mi ha abbandonata, ma non demordo, tranquilli, riuscirò comunque a portarlo a termine.

Ultimissima novità. Mi sono cimentata a scrivere un racconto giallo. In molte voi lettrici me l’avete chiesto o meglio mi avete detto che preferite i gialli ai romance. Deve ancora iniziare l’editing professionale, ma il racconto di per sé è stato già scritto.

Anche se magari in ritardo, vi terrò informati!

Alla prossima!

Teresa

Diario, Scrittura

Alcune decisioni

Cari amici del blog,

e siamo finalmente ad Aprile. Questi mesi sono proprio volati. Ora poi ci sarà l’ultima coda d’inverno (un classico a Pasqua) e poi sono certa che esploderà il caldo. L’anno scorso per il mio compleanno (il 3 maggio) non indossavo come di consueto le mezze maniche. No! Addirittura la maglietta a bretelline tanto faceva caldo. Un po’ sono contenta dell’arrivo della bella stagione, la luce del sole mette addosso, soprattutto a me, tanta allegria e voglia di fare, però il caldo torrido estivo mi spaventa perché sì è vero a casa ho l’aria condizionata, anche se non in tutte le stanze, però la mia casa, essendo un appartamento all’ultimo piano, diventa letteralmente un forno. Comunque, non mettiamo il carro davanti ai buoi, ci sono ancora un paio di mesetti prima di patire il caldo, godiamoci, dunque, questo tempo mite.

Nel frattempo, ho preso alcune decisioni importanti riguardo la mia scrittura. Ho deciso di ritirare “Se solo i tuoi occhi…” dal commercio. Non è una storia che il pubblico ha accolto con entusiasmo, infatti, a parte qualche copia cartacea venduta nei firmacopie e nelle fiere librarie, non si sono registrate vendite. E dire che ho reso disponibile il libro non solo nel classico formato ebook (mettendo anche un prezzo basso), ma anche in audiolibro. Nada. Facendo il passaggio di piattaforma avrei la possibilità di rimeditare e riscrivere la storia, ma sottoporre il testo a un secondo editing è una spesa che non mi sento di supportare. Quindi, ragazzi, quest’opera l’ho ritirata. Troverete le ultime copie cartacee nelle fiere e nei firmacopie ai quali partecipo, dopo il romanzo sarà irreperibile.

Sto poi passando “La portatrice del sigillo” e “Il Regno di Melinir” su Amazon. Avrei voluto “lavorare” a una seconda edizione dei testi, ma anche qui si richiede uno sforzo economico che non mi sento di affrontare per far fare un secondo editing ai testi. Al massimo cambierò le cover soltanto. Infine, lavorerò a una seconda edizione di “Senza di te”. Qui vale la pena lavorarci perché la storia, sebbene si snodi in un ottantina di pagine, ha avuto un suo piccolo riscontro di pubblico. E ovviamente nel passaggio alla nuova piattaforma cambierà anche veste grafica. Che è questa che vedete ed è stata realizzata da Lily Graphic Cover.

Vi terrò naturalmente aggiornati sull’evolversi delle mie pubblicazioni.

Alla prossima!

Teresa

Diario, News ed eventi

Non solo timbri

Cari amici del blog,

eccomi di nuovo tra voi. Ieri ho iniziato a preparare la valigia per il tour milanese e… sapete? Non è ancora finita che è già strapiena. Mi sa che purtroppo dovrò rinunciare a qualche cosa e vi dirò mi dispiace perché avevo messo in valigia già l’essenziale. Ma pazienza! Devo dare la priorità ad altro. Oggi sono un po’ di malumore e sapete perché? Perché per l’ennesima volta la mia stanza è in disordine e mi tocca riordinarla se non voglio trovarla nel caos al ritorno. E… uffa! Ma com’è che è sempre in disordine? Bah comunque oggi pomeriggio mi prodigherò a mettere al loro posto le “cose”.

Per il resto… tutto okay! Sono pronta per il Festival del romance italiano. Al mio stand, il numero 56, non troverete solo me e la mia editor, Franca Turco. Ci saranno ovviamente i miei romance e… i mitici gadget. Nel post precedente vi avevo parlato dei timbri realizzati dalla Buffetti. Ebbene… non ci saranno solo quelli, ma anche gli adesivi con il mio nuovo logo. Ecco la foto…

E… i portachiavi. Questa è la prima volta in assoluto che sono stati realizzati i portachiavi di “Un lungo inverno a Greeley Fort” e “In qualunque parte di noi”. Cheeeeseee…

Inoltre, poiché io e Franca abbiamo lavorato alacremente all’editing di “In qualunque parte di noi”, e, quindi, non abbiamo fatto in tempo a realizzare l’opuscolo con l’anteprima dei primi capitoli di un nuovo o dei miei nuovi romance da distribuire come chicca al Festival del romance italiano, ho pensato di far realizzare della cartoline da delle card che avevo realizzato io. Uhm… sì… ecco… non sono una grafica (mannaggia!), però con l’aiuto del Power Point avevo realizzato delle card con le frasi simbolo dei libri della saga dei Conti di Barrow. Le ho portate dal tipografo della mia città e da cui solitamente mi servo (i ragazzi di Officina grafica) che tra l’altro ringrazio perché nonostante avessero altre commissioni me le hanno stampate in tempi record (dall’oggi all’indomani), e mi hanno detto che sì si potevano realizzare delle cartoline. Ecco… queste saranno regalate insieme al segnalibro a tutte coloro che magari mi chiederanno l’autografo sul book ufficiale dell’evento. Et voilà la fotina…

E già che c’erano mi hanno anche realizzato tre sacche in omaggio con il mio nuovo logo. Uhm… sì… purtroppo non ho fatto in tempo a realizzare le borsette in tela personalizzate. E va be’, ci penserò al ritorno. Ma non è finita qui! Avrò con me il “Sumup” per permettere magari a chi non ha contanti dietro di pagare i libri con la carta. Pensate… io sono un bel po’ impedita con la tecnologia, infatti e non a caso mi faccio sempre aiutare da qualcuno che ne sa più di me, ma sono riuscita, sempre grazie ai buoni suggerimenti di qualcuno che già ce l’ha, a installare tutto sola soletta. Devo dire che è abbastanza intuitivo. Certo avendolo acquistato proprio in questi giorni, non so poi come si usa sul campo, spero di imparare presto, però credo (lascio sempre il beneficio del dubbio) di essere riuscita a installare quello che serviva per collegare il pagamento al mio conto bancario. Sì mi sono convinta ad acquistarlo perché a Roma, durante il Festival del romance, mi è capitata qualche signora che non ha potuto fare acquisti nel mio stand proprio perché aveva solo la carta. Così… non ci sono più scuse! Ahahahahahahah! Che aggiungere di più? Vi confermo cosa scrissi nel post precedente: non vedo l’ora di essere di ritorno a casa. Sì, parto con entusiasmo, insomma! Ahahahahah! Se ho tempo, prima di partire vi scrivo un altro post, altrimenti ci si rivede con calma al mio rientro!

Alla prossima!

Teresa

Diario, News ed eventi, Scrittura

Aggiornamenti degli eventi

Cari amici del blog,

mi sarebbe tanto piaciuto scrivervi di più e più spesso, ma primo: non sono stata tanto bene in salute, secondo: mi sto dedicando contemporaneamente sia all’editing del quinto libro della saga dei Conti di Barrow, sia alla stesura del sesto e ultimo capitolo di questa saga (non sapete quanto ho pianto! Come una fontana! Sì… ho già pensato, abbozzato e scritto il finale del romanzo), infine quarto punto: la vita che conduco (mangio disordinato e male, la mia sedentarietà) mi obbligano (sì, mi sento obbligata) a fare palestra per muovermi un po’ e possibilmente lunghe passeggiate. Considerate oltre a questo che faccio la spesa a piedi, caricandomi con un somaro perché poi nelle giornate di forte pioggia non posso uscire a fare la spesa e portare il sacchetto con gli acquisti, mi bagnerei tutta. Sì… in pratica sono abbastanza impegnata.

Comunque, eccomi tra voi, bella gente (come direbbe il Gabibbo), per “aggiornarvi” sui prossimi appuntamenti nei quali potermi incontrare live. A partire dal 2023 (anno nuovo, dunque), in ordine c’è: venerdì 10 Febbraio potrete trovarmi a Sanremo per un firmacopie in una libreria a pochi passi dal Teatro Ariston. Ebbene sì, sarò a Sanremo proprio nelle giornate del Festival (figo!), in particolar modo nella penultima serata. Non vi confondete, però, perché io sarò di pomeriggio, dalle 14: 30 alle 19:30, presso questa libreria (se non erro è la UBIK) a pochi passi dal teatro Ariston, sempre se non erro dovrebbe essere in via Roma. Ho già prenotato il viaggio e accipicchia avrei dovuto vendermi un rene, un polmone e ipotecare casa per stare di più! Per dunque arriverò il giorno del firmacopie, il 10, e riparto di volata l’indomani. Mi sarebbe tanto piaciuto fare un giro turistico della città, ma… a quanto costava, non me lo sono potuto permettere. E tra l’altro per il ritorno mi attendono dei disagi: dovrò fare scalo, cosa che non ho mai fatto in nessuno dei viaggi che ho fatto fino ad ora. E l’idea sinceramente mi atterrisce, perché non so da che parte andare, poi in un aeroporto grande come Fiumicino. E va be’, pazienza. Mi auguro di trovare qualcuno in aeroporto che mi aiuti.

Nel mese di Marzo, quindi il successivo, non so se ricordate, il 18 e il 19, che sono rispettivamente un sabato e una domenica, sarò al FRI23 (Festival del romance italiano) che si svolge al Forum, nella Gallery, di Assago. E’ probabile, ma non è ancora certo, che farò dei firmacopie milanesi o nel milanese la settimana prima dell’evento. Devo prima vedere quanto mi costerebbe e considerato l’evento di Sanremo, temo che con ogni probabilità dovrò rinunciarvi. Vi farò sapere…

Infine, nel mese di Aprile, il 29 e il 30, sarò a Rivoli (TO), quindi in Piemonte, per la Fiera “Autori in piazza” organizzata dal CSU (Collettivo Scrittori Uniti). Avrò il mio stand e sarò, come sempre, affiancata dalla mia cara editor Franca Turco. Sono contenta che questa volta l’evento si svolgerà a fine mese, perché nella precedente prima edizione ho sofferto il freddo. Essendo siciliana, non sono abituata a temperature basse. Ma a fine mese ci sarà quasi sicuramente bel tempo e poco rischio di pioggia. Anche per questo evento, devo prenotare viaggio e pernotto.

Ricapitolando: Febbraio – Sanremo, Marzo – Milano e Aprile – Rivoli. Tre mesi, con date e luoghi diversi e che vi daranno la possibilità di vedermi “live”.

Vi dirò sono molto contenta per come sta andando la saga dei Conti di Barrow. Non ci sono vendite stratosferiche, ma chi l’ha letta/la legge poi cerca gli altri libri della saga, segno tangibile che sta tornando gradita e, credetemi, è la migliore e anche la più bella ricompensa per chi scrive storia. Non so se avete compreso: chi la legge, ne cerca di leggere ancora, altri libri. E questo mi ricolma di ogni sacrificio, oltre che ricompensa il mio personale impegno per mettere in commercio il miglior prodotto possibile per chi avrà scelto di leggermi.

Ho pianto come una fontana nello scrivere il finale dell’ultimo capitolo e ormai sono a buon punto anche con questo ultimo volume. Spero di terminarlo entro la prima metà dell’anno, così che esca il prima possibile. Vi terrò informati!

Alla prossima!

Teresa

Diario, Scrittura

Ricordi vintage, parte 1

Cari amici del blog,

buon pomeriggio. Vorrei condividere con voi, quando capita, un po’ delle mie pubblicazioni passate, anche per raccontarvi un po’ del mio percorso autrice. Questo che vedete in foto è il primo libro in assoluto che ho pubblicato, ormai diciamo fuori commercio. Prima mi dedicavo alla stesura di articoli per giornali locali e a collaborare per un’emittente televisiva locale. Ebbene sì mi sono imbattuta per caso nel giornalismo e mi sono cimentata nella dura gavetta per diventare pubblicista, ma anche se mi occupavo di questo, non ho mai smesso di scrivere le mie storie che, all’inizio, ovviamente erano brevi racconti o poesie e che annotavo in quadernetti che solo io o al massimo mia sorella leggevamo. Sì, ho un inglorioso passato anche da poetessa, ma caliamo un velo pietoso sull’argomento e sorvoliamo i dettagli perché non ero decisamente portata. Ebbene proprio mentre il conseguimento del tesserino volgeva a termine e insieme ad altri eventi (la partecipazione a dei corsi on line di scrittura creativa e giornalismo) ho deciso di rendere nota in famiglia la mia passione per la scrittura. Così è nato questo libro di dodici lunghi racconti. La scelta però di come pubblicarlo è stata difficilissima, dato che allora il self publishing non esisteva e c’erano solo le Case editrici a pagamento che chiedevano quasi di ipotecare la casa e un rene e un polmone per vedersi pubblicati. E non sto esagerando. Io stessa per questa raccolta ho ricevuto le sedicenti richieste da due Case editrici a pagamento, ma essendo le cifre troppo alte per il mio misero borsellino ho optato per pubblicarla da un tipografo della città, la soluzione che allora sembrava con costi più contenuti. Era il novembre del 2003.

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La raccolta sebbene acerba e avendo venduto pochissimo, comunque è piaciuta. Ho addirittura ricevuto una recensione lusinghiera in un giornaletto locale e segnalazioni ai premi letterari. Però… c’è stato un unico neo che ha macchiato per sempre questa raccolta e mi ha per sempre segnata (ecco perché consiglio sempre di informarsi sullo scrittore prima di metterlo pubblicamente alla gogna): la raccolta (tranne il primo racconto, quello che dà il titolo), data la mia totale inesperienza nel campo editoriale, presentava errori e refusi. E me ne sono accorta solo dopo che era stampata, quindi a libro. Morale della favola, essendomi rimasti sul groppone quasi cinquecento volumi, ho imparato molto bene e a mie spese che uno scritto (va be’ oltre all’editing professionale) va riletto con cura fino allo sfinimento anche e soprattutto stampandolo. Ecco perché oggi, prima di consegnare all’editor di fiducia un mio testo, lo stampo e lo rileggo fino allo stremo. Le copie che erano in mio possesso, essendo invedibili, le ho bruciate. Ne ho conservate proprio quattro per ricordo. La cover l’ha realizzata il tipografo, cioè il colore verde con le bolle e il titolo così, l’immagine è una riproduzione su mattonella di mia zia Gisella Pipitone che mi ha gentilmente concesso di utilizzarla. Il libro costava 7€ e constava di 156 pagine. Come ho detto prima ormai è quasi fuori commercio, ho scritto quasi perché ho visto che su IBS a un prezzo esagerato lo vendono. Anche se con un pizzico di amarezza, ma si sa sbagliando si impara, conservo un bel ricordo di questa raccolta. Non sono insomma pentita di averla pubblicata, dato che appunto il mio sogno è sempre stato quello di diventare una scrittrice a tutti gli effetti. Certo… con l’esperienza che ho maturato e con i mezzi a disposizione di oggi le cose sarebbero andate diversamente. Ma… insomma… ecco a voi la mia prima pubblicazione in assoluto. Correva l’anno 2003. Ben diciassette anni fa.

Alla prossima!

Teresa

 

News ed eventi, Scrittura

Sono arrivate le copie!

Cari amici del blog,

e sono davvero contenta. Oggi il corriere, alle dodici circa, ha bussato a casa mia, mi sono letteralmente precipitata ad aprire, per la cronaca lo attendevo con ansia e trepidazione da tutto il giorno, e mi ha consegnato le quindici copie che avevo ordinato del mio ultimo romanzo, Un lungo inverno a Greeley Fort.

Che dire di più? Sono venute semplicemente bellissime. La cover è splendida e il testo è venuto morbidissimo. Uno spettacolo! Vi lascio alle immagini, ché parlano da sole.

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Stupende, non è vero? Ringrazio di vero cuore Simone Essepi Graphic per aver realizzato la cover e la grafica dei segnalibri e la scrittrice Alessia Coppola per l’editing approfondito e l’impaginazione professionale del testo. Senza il loro prezioso contributo, non sarebbe mai nato un buon prodotto come questo. Grazie ancora!

Alla prossima!

Teresa

News ed eventi, Scrittura

Finalmente!

Cari amici del blog,

è sera, io sono in camera mia che scrivo con l’aria condizionata accesa a palla. Ebbene sì… fa caldo e anche tanto. Comunque non è del tempo che voglio parlarvi, ma di un’altra cosa. Finalmente ho dato alle stampe “Un lungo inverno a Greeley Fort“, quarto romanzo della saga sui Conti di Barrow. Non mi sembra vero, ragazzi! Questa data sembrava non dovesse arrivare mai. E invece… eccoci qui, proprio questo pomeriggio l’ho dato alle stampe. Questa volta l’ha editato la scrittrice Alessia Coppola e devo dire che ha davvero svolto un lavoro encomiabile, oltre che molto professionale. Sono, infatti, davvero contenta, oltre che soddisfatta, del risultato finale e spero tanto che anche voi, se deciderete di leggerlo, sarete del mio avviso. Per l’occasione ho scelto di fare un editing approfondito, quindi è stata davvero messa tutta la cura possibile e immaginabile nel confezionarlo. La cover è stupenda. Che vi devo dire di più? Accattatevillo! Bene… non vi tedio oltre. Vi lascio alla cover completa del romanzo. Una buona serata a tutti!

Cover intera un lungo

Alla prossima!

Teresa